#43. Twittermania.

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Premetto subito che io non uso Twitter.
Conosco il servizio, so della sua esplosiva popolarità ma non amo particolarmente il microblogging (il mio profilo su
Facebook è già abbastanza ristretto per me): però il cosmo che è sorto attorno mi intriga molto, ed in particolare suscita in me grande interesse la linea grafica adottata dalla piattaforma, ovvero quello stile molto naif che contraddistingue la mascotte (l'uccellino) e la Fail Whale (il messaggio di errore).

Immagine 2a

failwhalea

Partendo da questi elementi, mi sono divertito a reinterpretare i due simboli del servizio cercando uno stile sia cartoonesco che realistico, specie per quanto riguarda le cromie e gli effetti.
Spero piacciano, io mi ci sono già affezionato Winking

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#42. Absolut Apple.

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Ecco Absolut Apple, un plagio lampante della Absolut Vodka rivista in chiave Apple (Mr. Absolut Vodka e Mr. Jobs, scusatemi! ^_^° ).

Tutto nasce dall'interrogativo già posto per il set
iLibrary, e cioè come sarebbe un prodotto se fosse venduto dalla Apple?: lo spunto era buono, ma al tempo è tristemente naufragato per motivi a me sconosciuti (a dire il vero, non li ricordo...).
Bocciata quindi l'idea iniziale e relegate le bozze in qualche anfratto del HD, in questi giorni ci ho giocherellato attorno per appagare anche l'altro emisfero cerebrale, ormai scandalizzato dal troppo lavoro forense: da questo necessario diversivo sono faticosamente arrivato - dopo mille modifiche e ritocchi - alla produzione del set #42.

L'uso pratico di queste tre icone per il computer?
Ecchenesò, devo pensare io a tutto? ;P

Piccole note: visto che la bottiglia singola non occupa in modo soddisfacente la griglia 512x512, ho realizzato la variante da Mac-alcolizzati.
Dopodiché, per avere una raccolta più corposa, ho ripreso il packaging del prodotto e l'ho adattato allo scopo.

P.s.: in merito alla recente latitanza del lato umano di MacAnatomy... Che volete farci, l'estate è alle porte, io sono stanco e il maldischiena non mi molla: niente svago, niente corsa e tanta, ma tanta afa in giacca e cravatta.
Se mi volete più vicino, usate Facebook dal link a destra.
Se no, alla prossima icona!


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#41. DOS Box.

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Dopo molti post lapidari dettati da impellenze lavorative, finalmente una corposa digressione! Winking

Il set DOSBox è un bell'esempio di come si opera qui a MacAnatomy ("lavora" è una espressione sicuramente fuoriluogo...).
Tempo fa ho scaricato dall'iTunes App Store la versione demo di Wolfenstein 3-D, videogioco che durante le sessioni sul mio iPhone mi ha causato dei lucciconi agli occhi che non vi dico (per gli under 20 e per tutti quelli che al tempo si baloccavano con altro ignorando il Futuro che si approssimava sotto forma di scatolotti beige, il suddetto gioco del 1992 è stato il primo esempio di FPS nella Storia Videoludica).

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Inutile aggiungere che, appena ho intravisto nuovamente quei muri in simil 3D (non era un vero 3D, era un 2D che ingannava l'occhio) e le guardie naziste da annichilire, la nostalgia si è abbattuta come un maglio e mi ha colto il desiderio di rigiocarci in maniera più esaustiva, magari sul mio mac nelle pause lavorative.

Purtroppo, la versione per mac necessita di Classic ed è ancora sottoposta a diritto d'autore, pur essendo ormai praticamente
abandoware.

Per fortuna, sciorinando il web, ho appreso l'esistenza di
DOSBox, un emulatore di linguaggio DOS anche per MacOs X (il DOS è una Rroba tipo che si digita "DIR, CD, MOUNT", etc.., praticamente il modo di interagire con il calcolatore prima dell'avvento delle interfacce grafiche punta&clicca).
In sintesi, basta avviare la macchina virtuale e si può far girare la versione shareware per windows di Wolfenstein, previa la conoscenza dei predetti comandi e con l'ausilio di incredibili bestemmie a causa dell'oscurità di certe stringhe e dei caratteri inusuali (la tilde!) su una tastiera non riconosciuta, fatto che provoca la classica "
Sindrome Da Pianista Impazzito" per cercare la giusta combinazione.

Orbene, alla fine tutto funziona e posso ammazzare tutti i nazisti e Hitlerbots che voglio.

Però DOSBox ha una grossa pecca, ovvero l'icona che appare nel mio dock mentre gioco.


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Di solito non commento i lavori altrui, ma 'sto sgorbio è davvero un pugno nell'occhio.

Quindi, ho immediatamente cominciato a pensare a come sostituirlo: di fatto, ho personalmente intrapeso a creare icone (e di conseguenza, MA così storicamente nasce) proprio perchè non tolleravo certe immagini sul mio mac o non ne trovavo di soddisfacenti (un giorno farò un post sulla mia allucinata patologica incapacità di tenere un wallpaper per più di un giorno e di come perda tempo a cercare insoddisfatto lo sfondo perfetto...).
La prima bozza nasce dal
concept ispirato dal nome: una scatola (Box) ed il DOS, inteso come strumento per emularlo, e più specificatamente come un tablet dal gusto vagamente tecnoretrò.


aa

Lo stile mac-like c'era tutto ma non mi soddisfaceva appieno, anche perchè a piccole dimensioni sembrava curvarsi al centro per uno strano effetto ottico.
Dopodiché, "per non buttare il bambino con l'acqua sporca", ho tenuto solo il tablet DOS e ho pensato che dovevo cambiare la scatola, sicuramente troppo banale.
Il passo da "
box" a "(un)boxing" è assai breve e ho ripensato l'icona come se fosse un software in vendita sullo scaffale di uno Store Apple: prendendo come spunto il design di iLife e del software Pro ho realizzato (quasi a titolo di sfida personale) il concept definitivo, aggiungendo altre due icone che ripercorrono l'intera esperienza Macgeek dell'acquisto, ovvero dall'apertura della scatola alla fruizione del prodotto vero e proprio.


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Adesso, in primo luogo posso veramente giocare serenamente a Wolf3d e, inoltre, MacAnatomy ha guadagnato un'ulteriore set Happy

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