Panta Rei.
Dopo una lunga pausa di
riflessione e di necessario riposo, condito pure
dall'arduo compito di rivoluzionare casa per
ricavare spazio per la cameretta di mio figlio
(impresa difficile poichè il bicamere che
condivido con la famigliola è piccino), torno ad
occuparmi del mio parto virtuale.
Per prima cosa, il nuovo set continua a macinare
nuove entrate: lo stile finalmente
mi piace ma,
essendo un system replacement, ci vuole tempo per
evitare sciocche scelte stilistiche ovvie.
Ecco una bozza scartata, giusto per far capire di
cosa si tratta (e per provare che non millanto
nulla!):
Chiunque voglia suggerire un
nome per un questo set, è benvenuto e godrà di
una preview esclusiva (sic!): per la prima volta,
non so davvero come chiamarlo =_^
In secondo luogo, risolto l'immancabile annuale
incasinamento di Rapidweaver, si riparte con i
consigli e con le immancabili segnalazione
di gente
_meravigliosamente_brava_con_il_digitale©.
Per soddisfare la curiosità per il prescelto/a,
cliccate qui.
Per ultimo, ho rinnovato i links alla destra,
dateci un occhio (mi dispiace per gli
esclusi/epurati, ma mi sembra inutile segnalare
blogs abbandonati o discontinui, pur se mi sa che
tra poco potrei subire la stessa segante
sorte...)
Robbbaseria.
Questa è una riflessione sul
futuro di MacAnatomy.
Robbbaseria,
dunque.
Partiamo dal presupposto necessario che MA
continuerà ad esistere, visto che non penso che
la mia vita professionale riuscirà mai a
soffocare gli afflati di inventiva che mi fanno
prudere i neuroni e scappare ogni tanto dal Text
Editor al Pixellatore: inoltre, sono ormai quasi
dieci anni che il sito esiste nelle sue plurime
incarnazioni e mi seccherebbe vederlo morire
così, di triste consunzione (era un blog prima
che il concetto di blog esistesse...).
Le icone resteranno, le aggiunte grafiche
saltuarie pure (e magari con maggior frequenza!).
Però tutto cambia: il web aumenta di numerazione,
i fattori che concorrono all'aggiornamento del
sito anche e le esigenze extravirtuali
interferiscono sempre di più nei normali processi
creativi.
Perciò sto pensando di cambiare qualcosa dal
punto di vista dei contenuti e di concentrare
MacAnatomy sul lato puramente grafico/artistico,
trasferendo il lato emozionale ed egocentrico su
altri lidi.
Non prendiamoci in giro, Facebook e similia hanno
scombinato le carte in merito.
Chiunque gestisce un proprio spazio nella rete sa
quanta "fatica" costa scrivere un post ponderato
che abbia un senso compiuto - per ricevere magari
un feedback limitato - quando con altri social
networks con un link o poco più si è innondati (e
stimolati) da interconnessioni mentali e
personali che amplificano e strutturano anche
anche il più esile dei messaggi.
Quindi, oggi mi interrogo se vale sempre la pena
di nuotare controcorrente o a volte è meglio
lasciarsi trasportare dal mare magnum
degli zeri e dei
unoi...
Non affermo di avere pronta la risposta ma ci sto
riflettendo: la scelta è 1) continuare così con
grande fatica e con il rischio incombente di
decadere o 2) trasformare MacAnatomy in una
galleria, per poi parallelamente continuare i
miei sproloqui personali su altri canali.
Attendo consigli.