Sbilanciato, Ovvero Epica Del Nulla.

Latenza.
Questa è la parola chiave di questo periodo appena trascorso, che si segnala negativamente per la scarsa vitalità di questo sito.

Latenza tra il Pensare e il Fare.
La Latenza come
Mare Magnum che ostacola e ritorce contro lo slancio interiore, che blocca e risucchia la mente vanificando ogni fiera e tracotante bracciata in avanti a Fare.
Un gorgo interno perennemente in perno su se stesso, rotante ma immoto.
Senza accezioni completamente negative, senza alcun vanaglorioso e poetico
spleen esistenziale ma solo tanto (ma tanto) scazzo psicologico.
Sarà stata l'assenza di ferie (assenza di assenza di lavoro!) o un
momentum vitae particolarmente delicato sotto l'aspetto psicofisico, ma in questi giorni ho mancato, specie di fronte a me.
Ho mancato in quasi tutta la
lista che mi ero ripromesso di fare prima dell'estate perchè mi sono dedicato a sciocchezze e a perdite di tempo per le quali necessita la genialità o l'impegno mentale di un paracarro in un deposito comunale.

In questi giorni ho solcato il web senza scopo, ho colmato lacune di cui non sentivo assolutamente la mancanza e sono stato alla larga da qualsiasi impegno troppo esoso sotto il profilo lavorativo.

Fatto banale dirà il lettore assennato e che ben conosce le mie abitudini.

Poco scontato rispondo io, anche perchè la novità estiva è stata la leggerezza con cui ho affrontato la stasi, e cioè con il Dolce Rimpallo della Volontà senza il Peso della Colpa da Fannullaggine (Brunetta
Socet!): usando una gentil metafora in punta di fioretto, non me ne ha fregato un cazzo e me ne sono sbattuto.

In sintesi, il Corpo ha preso il comando del mio essere e la Testa si è rintanata a leccarsi le ferite.

Colpa mia: dopo tutto questo correre e sudare in palestra, questa immane resistenza a lottare contro la naturale consistenza del mio corpicione, questa inusitata volontà a seguire con diligenza la preparazione atletica di calcetto, questa smania per perdersi nell'estasi da sudore e giunture lacere, dovevo aspettarmelo che prima o poi la Fisicità avrebbe preso il soppravvento alla mia tanto (auto)decantata Cervelloticità.

Ha vinto la Materia contro lo Spirito, il Fenomenologico ha afferrato le redini del mio Essere e sarà durissima ritrovare il mio equilibrio di Bilancia zodiacale e non.
Queste righe sono un primo passo a ritornare all'inconsistenza dei miei prolissi guizzi mentali, sarà dura ma devo farcela, sennò come mi porto a casa la pagnotta? Laugh

Vive la Resistance!
Que Viva El Cerebro!

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