Paris Hilton 2, L'Autopsia Dell'Immaginario Moderno.
Paris Hilton.
Dopo la celebrità da Famosetta dei rotocalchi,
dopo le gesta da generosa Ancella boccheggiante
che hanno fatto il giro di ogni scrivania del
web, dopo i Frizzi&Lazzi da vera Vip su
qualsiasi media, gli incontri/scontri personali e
automuniti, dopo le mille parodie,
ecco qualcosa che significa veramente e lascerà
il segno imperituro nella Coscienza Collettiva:
la sua Autopsia.
In pochi se ne sono accorti ma Paris Hilton è
morta in un incidente stradale a causa dello
stato di ebbrezza, alla stregua di miti come
James Dean etc...
Come loro, ella continuerà a vivere per sempre
nella statua in suo onore, forgiata nelle pose
che l'hanno resa celebre e in memoria dei Posteri
che la ricorderanno per quello che era, e cioè
una Afrodite ebete che ha speso molto del suo
tempo a forbice, incoronata di attenzione ed in
fedele compagnia del suo (ugualmente portatore di
tiara) chihuahua Tinkerbell.
Naturalmente non è deceduta la
Paris Hilton di carne e ossa nata a New York il
17.02.1981 da Zaru e Kathy Hilton, ma la moderna
figura mitologica stessa che lei ha proiettato
per tutto questo tempo, ovvero la Paris Hilton
che vive specchiata nel mare magnum della
mediocrità mediatica.
Ora è che è finalmente immortale, mi si permetta
una prece: Paris, Honey, hit the f**king road and
get a real life. And stop drinking&driving.
P.S.: ultimo segno inquietante è l'apocalittico
evento della sua maternità pur se non inseminata
e pur se imprigionata nel freddo materiale che la
compone, epifania di una clonazione eccelsa che
incombe su noi tutti e che ci porterà l'Avvento
di una Paris Hilton Jr. (!!!)
Aiuto.
La vera storia è
qui e fa parte di una campagna
contro la guida in stato di ebbrezza, ma ciò
che conta l'ho già detto io. Onore all'artista
Daniel Edward, già celebre per la
statua di Britney
Spears nell'atto di partorire.