Maleducazione Ordinaria E Straordinaria.

Pensiero del giorno.

1) Lo scorso fine settimana ero a Caorle per riportare a casa mia moglie ed il pargolo che avevano terminato le loro brevi ferie di mare e, visto il meteo uggioso, siamo passati  in edicola in centro per acquistare un quotidiano ed altro.
Mia moglie acquistava una rivista, io il suddetto quotidiano ed un fumetto, per un totale di 7 euro.
Al ché mia moglie decideva di giocare il resto al Lotto nella medesima edicola che ospita anche una tabaccheria, presumibilmente degli stessi proprietari.
Aspettavo con il piccolo e l'occhio mi cade su un altro fumetto che non avevo notato prima e che non avrei trovato nelle edicole della mia città poiché sicuramente era stato ritirato (al mare le riviste languiscono di più, nella speranza che il turista annoiato spenda senza guardare la data di uscita).
- Poco male - penso, lo prendo e, mentre aspetto Michela che ha il portafogli, lo leggo distrattamente per, diciamo, tre minuti al massimo (il tempo della giocata muliebre).
Come nelle peggiori sit-com, l'arcigna edicolante, di fronte agli astanti, mi apostrofa in malo modo con un secco "Può non leggerlo? E' un'edicola.".
Badate bene: non mi ha chiesto se lo comperavo, non mi ha chiesto se cercavo qualcosa, mi ha rimproverato con un tono eccessivo e maleducato, da vera cafona.
- Sto aspettando mia moglie che gioca al lotto che ha il portafoglio - ho replicato, ma lei si era già girata lamentandosi ad alta voce che ero il terzo oggi, che é una vergogna etc.
Mia moglie mi raggiunge, usciamo e le spiego l'accaduto, rimuginando che, magari, domani sarei tornato per chiarire la faccenda.
Il dubbio mi assale: e se domani lei avesse avuto un altro turno?
Chiedo del contante a Michela e mi rifiondo dentro perché SO che se avessi lasciato stare, l'
esprit d'escalier mi avrebbe roso per tutto il giorno, tanto era stato sprezzante il tono della giornalaia.
Entro, piglio il fumetto, lo pago con disinvoltura e fissando la tizia esordisco tra la gente con un sempre efficace:"Ora che ho pagato le dico che lei é maleducata e non sa fare il suo lavoro, perché non si trattano così i clienti. Io stavo aspettando mia moglie con il portafoglio e il fumetto, come vede, lo avrei acquistato subito dopo".
Lei replica che questa é un'edicola non una libreria ma io aggiungo: "Lei é comunque molto maleducata, non sa trattare i clienti e, le ripeto, non sa fare il suo lavoro. Si vergogni e impari l'educazione".
Le spiega che IO non so fare il cliente (Laugh) ma la fermo subito precisando che io ho già pagato prima 7 euro, ora sono già 12 euro, sono stato un buon cliente quindi ho il pieno diritto di dirle, secondo il suo ragionamento, che lei é maleducata etc..
Lei balbetta un qualcosa ma io, guardando gli altri clienti, spiego ancora meglio l'antefatto e ribadisco il concetto che non é così che si svolge il proprio mestiere, ci sono modi migliori di confrontarsi con la gente.
Esco con un perentorio "vergogna!" e raggiungo mia moglie.

Sono figlio di commerciante, ho fatto il commesso ma mai e poi mai mi sognerei di trattare il più maleducato dei clienti in questo modo da cafone: se non ti piace il tuo lavoro, sono problemi tuoi e le proprie difficoltà non devono trasparire in nessuna occasione.

2) Il giorno dopo, tornando a casa dal mare, siamo in coda ad un semaforo in una strada a due corsie: c'é traffico ma pochi camion, quindi la carreggiata non é del tutto satura.
Con la coda dell'occhio vedo il pseudo SUV della Polizia Locale che zigzagava tra le auto, con la classica arroganza di chi sa che può fare quello che vuole.
Io, che sono in coda, aspetto con pazienza che l'elastico del traffico avanzi, ma noto che il SUV occupa le due corsie smaniando per passare, mostrando un'impellenza di passare avanti.
Ora, lo sanno anche i bambini, se una Forza Dell'Ordine ha fretta la devi far passare.
Ma se ha fretta, deve avere i lampeggianti accesi e i segnalatori acustici in funzione.
Il SUV non aveva nulla di questo, anzi, se non fosse per la bicolorazione, lo avrei scambiato per il classico maleducato che forza la fila per sembrare più furbo degli altri.
La coda si muove ed io con essa ma, se prima tendevo a stare a destra della carreggiata per girare, a causa dello sterrato a lato mi riporto centrale, proprio quando a sinistra un camper arriva chiudendo il "passaggio" a cavallo delle due corsie, su linea continua.
Il SUV, incredulo, si blocca e sento lo sguardo astioso degli occupanti su di me.
Mi danno numero uno colpo di lampeggianti e numero uno di sirena.
Me ne strafotto, ma mi ricordo che ho mia moglie e mio figlio a bordo, quindi abbozzo.
Ma abbozzo con calma, quando la fila riparte e, quando il SUV passa di lato, sempre a cavallo della linea continua, estraggo dalle profondità del mio animo la maschera più falsamente compiacente che mi riesce, agito la manina e saluto i Tutori della Legge, vistosamente indispettiti per l'affronto.

Indovinate qual'è la maleducazione ordinaria e quella straordinaria...

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