Cronaca Di Un Giudizio (Seconda Parte).

Veniamo al punto della seconda parte.

Dopo le telefonate di rito a mia moglie e al famigliame vario, conversazioni lacrimevoli ma sinceramente piene di felicitazioni, sono uscito fuori dalla Corte avvolto da uno stordimento causato dal perdurare della tensione, che non trovava più sfogo nello stomaco o sui nervi.
La giornata era splendidamente soleggiata e Venezia era più accogliente del solito (anche il puzzo fetido di immondizia e pesce non era stranamente presente) per cui il ritorno in hotel è stato leggero e trasognante, anche se non vedevo l'ora di spellarmi dal completo più cravatta per staccare anche fisicamente dalla fatica dell'Esame.
Ho preparato la valigia in fretta, ho acceso l'iPod (che tanto mi aveva accompagnato durante lo studio in biblioteca) e mi sono goduto il ritorno in stazione in traghetto: eravamo io, il baluginare del riflesso della laguna e la maestosità dei palazzi antichi.
Più un milione di turisti.
Ma non mi hanno dato fastidio tanto era il senso di estraniamento dalla realtà che il non esplicarsi della gioia stava creando: infatti, anche adesso, non riesco a essere contento del risultato raggiunto, poichè tanta è stata la pesantezza del percorso che ancora i nefasti effetti mi soverchiano nell'animo (probabilemente dovrò attendere dicembre e vedere altri poveri cristi trasumare verso la prova scritta per realizzare quello che ho compiuto).
Però, tornando a Thiene in treno mi è accaduto un fatto curioso: mi è piombato addosso uno strano languore interno, mi sentivo come un agente in incognito tra la gente.
Sembrerà a chiunque veramente strano, ma mi sentivo di portare con me uno strano segreto di cui nessuno era a conoscenza ed osservavo le persone attorno a me come pesci in un'acquario, inconsapevoli dell'Autore Dell'Incredibile Impresa compiuta che era seduto vicino a loro e che brandiva dentro di sè un sacro graal portentoso.

Forse era il calo di adrenalina o forse lo sclero aveva raggiunto il suo climax.
O tutti e due.

Molti penseranno che, giunto ia casa, avrò festeggiato degnamente l'Esame con baccanali, soggiorni alle Terme o Svacchi Giganteschi.
Che ci crediate o no, devo ancora festeggiarlo perchè, tra un impedimento o un avvenimento improvviso, venerdì ero più che cotto e mi sono concesso con Miky una piccola uscita a cena nel locale sede della Confraternità del Baccalà alla Vicentina (crostino al baccalà, risotto al baccalà, baccalà con polenta e torta al baccalà su cui ho sorvolato per pudore), sabato e domenica ho lavorato con i miei e il lunedì ero in studio legale anche se divelto sotto ogni profilo.
Da lì la Vita ha ripreso il suo vortice ed eccomi qui, incredulo sull'esito (a proposito, per chiunque interessasse, ho saputo che sono arrivato tra i migliori della giornata) ed ancora gravato dall'incombenza del Grande Superdown che mi sta attendendo sornione per abbattersi sulle mie miserie psicofisiche.
So che deve arrivare e calare la sua ascia sulla mia cocuzza, ma chissà quando pretenderà il giusto prezzo.
Aspetto e me la rido, "
perchè tanto ho la maglia di lana" (cit.).

Ed ora, giungano i doverosissimi ringraziamenti a tutti i miei cari, con particolare riferimento a mia moglie Miky che tanto ha sopportato, confortato e trattenuto in questi tre mesi, gli amici e le amiche tutti/e, i colleghi di lavoro, i ragazzi della squadra di calcetto che con molta tristezza ho dovuto abbandonare per infossarmi nello studio, la biblioteca di Thiene e i suoi distributori, il mio iPod fedele compagno di sventure ma dolce o vigoroso quando serviva, South Park e Jackass su Mtv a notte fonda, il caffè (come scordarlo!!), le gocce di Timo per dormire e la pappa reale per ripartire di slancio, insomma, chiunque mi abbia aiutato e/o sopportato in questo infernale tunnel di 3 mesi.
E' impossibile spiegare a parole quello che si sente quando si affonda nella pressione degli ultimi giorni, in cui ci si aggrappa a voci vicine che vorremmo che ci predissero un lieto futuro oppure che ci confermassero le nostre vibrazioni positive (un grazie speciale va al collega Andy, ora tocca a lui ed è un tourbillon di specchiamenti rovesciati al telefono):
lo so, ho rotto i maroni con il mio essere monotematico sull'esame ma capitemi, ora posso ufficialmente rompere i maroni in europa e addirittura oltre gli oceani.

P.s.: dopo tanta dedizione al cervello il corpo ha cominciato a pretendere più attenzione: mio fratello ha intuito il mio dramma e mi ha rifilato vigliaccamente il miglior sprono motivazionale che potesse essere concepito per un tecnogeek supponente di essere uno sportivo, ovvero l'infame
Nike+iPod.
Da una decina di giorni mi sono attrezzato e corro, corro, corro per elevare anche la carne.
Qui sotto c'è il primo obiettivo del mese, e cioè bruciare 1600 calorie in 30 giorni, e posto il mio grafico per uno doveroso sputtamento se cedessi.
Purtroppo, il pirolo biancorosso non lo posso mettere il lunedì e il mercoledì quando mi alleno a calcetto (sai quante prese per il culo a vedermi arrancare con l'iPod al collo?), se no sarei in una botte di ferro: la sfida si gioca tutta di sabato e domenica tra il mio culo pigro e l'onta dell'insuccesso.



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