Life Combo!

E' da un considerevole lasso di tempo che non trascrivo più le mie personali riflessioni/divagazioni in questo specchio di pixels: é tempo, dunque, di recuperare quanto perso e di espormi in primo piano alla lente di ingrandimento di questo Moleskine digitale che chiamo MacAnatomy (anche perché, se c'é una cosa che detesto, sono i blog che omettono ogni riferimento all'Autore, che li usa come mero "vomitatoio" per sentenziare al riparo dalle conseguenze in pieno anonimato).

I motivi delle mie colpevolissime latitanze a riguardo della mia esistenza sono molti, ma si riducono tuttavia a due grandi punti che svelo qui di seguito a titolo di giustificazione/espiazione parziale:

1) l'affastellarsi di incombenze che mi comprimono al minimo il tempo libero;
2) la mia pigrizia congenita.

Per quanto riguarda il primo fattore, non posso nascondere che é un periodo intenso, tracotante di mille e uno impegni rilevanti tra cui spiccano l'organizzazione del matrimonio per la data del 29.04.07 (da sabato 03.03.07 sono ufficialmente novizio) e i gravami del lavoro (periodo di marea alta, si affoga tra pratiche ed incombenze).
Inseriamoci anche che l'Età avanza e la gestione del fisico diventa sempre più complessa e faticante, e il quadro generale si arricchisce ancora di più.
Con riferimento al secondo punto, poi, mi imbarazza confidare che quando sono distante dai miei fidi mac il mio cervello frulla a ritmi vorticosi dettandomi dozzine di posts interessantissimi basati su riflessioni che odiernamente colgo (locus amenus é al volante andando o tornando dal lavoro).
Poi, all'approssimarsi delle tastiere, tutto tace.
O, meglio, viene soffocato dall'inedia mentale che mi attanaglia.

Per comprenderne il perché, serve l'apposita digressione.
Come molti di noi, per molto tempo (specie fino al liceo), sono stato etichettato come uno di quei lazzaroni che "Potrebbero Fare Di Più Ma Non Si Impegnano" a causa dei miei ritmi vitali apparentemente blandi e rilassati: sinceramente, la miserrima attribuzione era più dovuta al fatto che sin da quei remoti anni avevo già compreso la successione dei miei attimi di SuperUp© e della naturale mia necessità a riparare nei momenti di SuperDown©, pena il crollo psicofisico improvviso (la classica storia della lampadina che, prima di fulminarsi, intensifica la luminosità...).
Infatti, nella Vita di tutti i giorni ad occhi estranei potrebbe sembrare che, sprofondato sul divano di fronte ad un episodio di Nar**o subbato, io stia pigramente poltrendo al posto di di occupare con maggior profitto il mio tempo libero: invece, in quei rari momenti di tranquillità che mi costringo a ritagliarmi per non schiantare di botto, ricarico semplicemente le mie batterie interiori.
Inoltre, essendo un essere notturno, io lavoro/studio/rifletto in orari intollerabili ed incompatibili con l'andamento di un qualsiasi lavoro normal: essendo dunque costretto ad osservare inane il cozzare dei miei bioritmi con le sveglie mattutine, devo gestire al meglio ogni piccola occasione di standby che mi si para innanzi.

Ergo, per risolvere tutti i problemi di cui sopra, ho messo a punto una splendida tecnica per ovviare ai miei blackout di Voglia Di Fare: la Life Combo (Semplice o Overdrive).
Chiunque abbia mai giocato per una volta al videogioco
Street Fighter sa cosa é una combo, ma per chi é completamente a digiuno di tale concetto occorre specificare che si tratta di una tecnica che permette di inanellare una sequenza di colpi sfruttando la latenza tra un movimento ed un altro a proprio vantaggio.
Mentre si calcia si prepara con il dovuto tempismo il prossimo colpo che sarà un pugno oppure una mossa speciale fino alla chiusura dell'incontro (vedi
video).

Da poco ho scoperto che il meccanismo della combo é applicabile anche alla vita al di fuori del virtuale, anche se necessita di esercizio e preparazione.

In particolari periodi di intasamento, se fossi una persona normale, in teoria potrei approcciarmi ai vari problemi affrontandoli uno alla volta ogni giorno e scadenziandoli quindi con criterio e calma.
Purtroppo, in questo modo avrei settimane mediamente affollate e sopportabili, ma anche una pressione continua sia sugli emisferi mentali che sugli zebedei.
Meglio allora concentrare i propri impegni in un arco temporale ben ristretto e incatenare le incombenze pianificando le raffiche di mosse da eseguire: combo!
Per esempio, una combo tipo é partire alla mattina, passare in lavanderia per ritirare i vestiti per le udienze, andare subito per cancellerie avendo già preparato la documentazione da allegare a quanto si ritira in giornata (occorre anche essersi premuniti di timbri, cucitrice e notificame già debitamente compilato la sera prima, questo vale x2), mentre si attende la ovvia ed ineluttabile fila telefonare al collega lontano per chiedere una dritta su un caso anomalo avendo avuto la premura di aver già in mano un'adeguata contropartita (un consiglio, una pratica) che lui agogna, telefonare ad un cliente per dare una buona notizia e nel frattempo collegare il colpo ad un piacere personale per ottenere uno sconto, accompagnare l'esecuzione con appunti vari per aiutare il personale ad individuare quanto prima i fascicoli agognati e nel frattempo fissare 3 o 4 appuntamenti con fornitori in modo da svolgere gli incontri in un solo tardo pomeriggio e senza spaziare troppo con l'autoveicolo in orari di punta (un ingorgo o un'eccessiva fila possono vanificare una combo in un secondo: questo si chiama in gergo tecnico Combo Breaker).
Se l'incastro riesce a perfezione ottimizzando tempo e risorse in modo così devastante, allora la combo é perfetta e si gode nell'autocompiacimento.
Se si riesce anche a ritagliare un momento di oasi spirituale, magari uno spritz con amico o una telefonata romantica inattesa con la propria Lei, allora si tratta di uno di quei rarissimi casi di Combo Overdrive che risarcisce interamente la complessità della preparazione e spazza via la pesantezza mentale della esecuzione: la Vittoria é perfetta e avanti con un altro incontro, che il Torneo della Vita é lungo e periglioso.

Combo!

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